Per lei voglio rime chiare,
usuali: in -are.
Rime magari vietate,
ma aperte: ventilate.
Rime coi suoni fini
(di mare) dei suoi orecchini.
O che abbiano, coralline,
le tinte delle sue collanine.
Rime che a distanza
(Annina era cosí schietta)
conservino l'eleganza
povera, ma altrettanto netta.
Rime che non siano labili,
anche se orecchiabili.
Rime non crepuscolari,
ma verdi, elementari.
Giorgio Caproni
grazie Cillo
martedì 31 marzo 2009
martedì 3 marzo 2009
venerdì 30 gennaio 2009
lunedì 5 gennaio 2009
domenica 4 gennaio 2009
mangiando canditi
Sono qui che allontano l'ora del letto per non ritrovarmi con gli occhi piantati sul soffitto. Perchè è quello che succede da un po'. Io -la narcolettica number one, quella de "appoggio la testa sul cuscino e svengo"- non riesco più d addormentarmi come si deve. Devo stare lì ad impegnarmi di non pensare e rimuginare, a cercare di svuotare la testa per prendere sonno.
Quindi sto qui a scrivere del niente mentre aspetto la mattonata in testa da mister morfeo.
E a meditare sulla guerra. Quella mia con me stessa e i miei fantasmi. Fantasmi in carne ed ossa, porca vacca, quelli che non puoi decidere di non vedere.
Ho deciso che voglio quella casa, ho deciso che voglio l'impegno che ne consegue, quello nel traslocare, nel sistemare e nel ricominciare. Erase, Rewind. Altroché.
notte va'
Quindi sto qui a scrivere del niente mentre aspetto la mattonata in testa da mister morfeo.
E a meditare sulla guerra. Quella mia con me stessa e i miei fantasmi. Fantasmi in carne ed ossa, porca vacca, quelli che non puoi decidere di non vedere.
Ho deciso che voglio quella casa, ho deciso che voglio l'impegno che ne consegue, quello nel traslocare, nel sistemare e nel ricominciare. Erase, Rewind. Altroché.
notte va'
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